venerdì 16 novembre 2018

Pensieri vintage...photo :D

Ciao Erni... in questi giorni sto cercando di tornare attiva con le mie creazioni.

Ho ripreso in mano i colori, le carte, timbri e fustelle e sto pasticciando e buttando via tante tante prove perchè non mi soddisfano mai.

Come ormai ben sai colorare è la cosa che più mi piace fare, ma finisco sempre per colorare e poi lasciar lì... pure Davide l'altro giorno mi ha detto colori e colori ma poi non te ne fai niente.

Intanto mi sono messa a fare le cose che non faccio mai: colorare con il vintage photo o il no-line. Per tutte queste prove ho usato una carta acquarello pessima... ma talmente pessima... che ogni tanto mi stupisco da sola delle cose che compro :D e questa è un'altra sfida... acquerellare con quella carta lì.

Quello che la colorazione con i Distress ha bisogno è solo tanta pazienza. Se si vogliono fare le cose per bene con questi colori non si può sperare che in 5 minuti il nostro timbro sia bello pronto. Il disegno si deve asciugare, si devono aggiungere lentamente strati e strati di colore... insomma c'è bisogno di tempo!
Ed è così che in questi giorni ho sconfitto la mia antipatia per il vintage photo. Il re-ink di questo colore per me è talmente ostico che finisce che non lo uso mai. Questo perché il vintage photo è molto carico ed essendo liquidino stai un attimo a creare una macchia di cui non riesci più a liberartene.
Quindi bisogna armarsi di pazienza. Se non si asciuga bene il colore si diffonde nelle zone adiacenti come ragnatela.

Ho preparato questa card con la Tilda colorata con il vintage photo e tanta pazienza. Sfidando il tutto per tutto ho usato carta kraft che è un'altra cosa che di solito non uso.


Questa card è stato il mio pensiero gentile per il compleanno di una mia amica che è proprio oggi!! Gliel'ho consegnata questa mattina, quindi ora posso mostrare la mia card a tutto il web :)
Ho approfittato anche per partecipare a un contest sul gruppo facebook Cardmaking Italia,  #challengeyourself , che è cascato proprio giusto giusto perchè il tema è proprio la propria fobia creativa.